Biblista francese. Oratoriano (1662), professore
di Filosofia a Juilly, presso Meaux, e sacerdote (1670), nel 1678
pubblicò un
Storia critica del Vecchio Testamento, frutto dei suoi
studi semitici e paleocristiani: l'opera, primo esempio di esegesi biblica
razionalista, venne duramente criticata e osteggiata da cattolici, da
protestanti e da Port-Royal, trovando un forte detrattore in Bossuet che la fece
interdire.
S., allontanato dall'Oratorio, si ritirò a Bolleville,
in Normandia, e quindi a Dieppe dove continuò a scrivere. Tra le sue
opere ricordiamo:
Storia critica del Nuovo Testamento (1689);
Storia
critica delle versioni del Nuovo Testamento (1690);
Storia critica dei
principali commentatori del Nuovo Testamento (1693). Nel 1702
pubblicò una traduzione del
Nuovo Testamento che venne nuovamente
condannata da Bossuet (Dieppe 1638-1712).